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all’Onu il fronte unito contro l’invasione russa comincia a sgretolarsi

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La Russia, accusata di violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani in Ucraina, non farà più parte del Consiglio per i diritti umani, un’istituzione la cui missione è proteggere questi diritti. In una votazione dell’Assemblea Generale di giovedì, l’ONU ha sospeso Mosca dal suo seggio in questo Consiglio. Il testo ha ricevuto una maggioranza di due terzi con 93 voti favorevoli. Tuttavia, 24 paesi hanno votato contro questa risoluzione proposta dagli Stati Uniti e 58 si sono astenuti.

le immagini di fosse comuni e cadaveri di Boutcha ovviamente non un maggiore sostegno all’Ucraina. Sembra, infatti, che si stia sgretolando il fronte unito che finora i membri dell’Onu hanno mostrato.

Il 2 marzo, una risoluzione che chiedeva l’immediata cessazione delle ostilità è stata nuovamente approvata in modo schiacciante da 141 paesi. Solo cinque paesi, tra cui Russia e Siria, hanno votato contro. Un risultato che è stato applaudito da molti diplomatici.

Niente di tutto questo questa volta. Ad esempio, non c’è dubbio che la Cina si allontani dalla Russia, sua fedele alleata. Anche Pechino, che si è astenuta ancora il 2 marzo, ha votato contro questo testo proposto dagli Stati Uniti, così come l’Iran. India, che si era detta profondamente turbato le uccisioni di civili a Boutcha si sono nuovamente astenute, così come il Sud Africa, il Senegal e persino il Messico.

Prima del voto, la Russia ha ulteriormente aumentato la pressione e ha invitato tutti i paesi a opporsi”. Tentativo americano di difendere la sua posizione dominante Anche Mosca ha deplorato questa decisione, ma ha confermato che la Russia continuerà a difendere i suoi interessi con tutti i mezzi legali a sua disposizione.

Mosca denuncia la posizione americana

A seguito della sospensione decisa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Gennady Kuzmin, vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, ha stabilito che si trattava di una misura” illegale e politicizzato che non impedirebbe alla Russia di adempiere ai propri obblighi di tutela dei diritti umani. Ha anche denunciato il trionfo di un approccio americano e colonialista ai diritti umani.

Una volta confermata la sospensione della Russia, Mosca ha deciso di farlo ritirarsi dal Consiglio per i diritti umani con effetto immediato. Secondo il portavoce della diplomazia russa, questa sospensione mina l’universalità dell’organizzazione. Maria Zakharova crede inoltre di far parte di una campagna anti-russa che consentirà ai paesi occidentali di stabilire il proprio controllo sui diritti umani.

In effetti, è probabile che questa sospensione abbia scarso impatto sulla Russia, analizza il nostro corrispondente di Mosca, Jean Didier Revoin† In quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza, conserva i mezzi per trasmettere i suoi messaggi all’ONU e, secondo il senatore Konstantin Dolgov, questa sospensione non influirà in alcun modo sui principi russi sull’Ucraina.

© RFID

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