Uno sta tornando e mancando i benchmark, l’altro non è mai stato più forte e avanza velocemente: Novak Djokovic e Carlos Alcaraz potrebbero essere in anticipo nei quarti di finale del Masters 1000 a Monte-Carlo (10-17 aprile) per sperare di succedere a Stefanos Tsitsipas in la lista.
Il pubblico, che tornerà a porte chiuse causa covid dopo un’edizione 2020 cancellata e un’edizione 2021, attende con impazienza questo shock. Ma se la presenza di Alcaraz è probabile in questa fase, dov’è Djokovic? Questa è la grande domanda.
Al termine di una stagione straordinaria nel 2021, in cui mancava una partita alla vittoria del Grande Slam (battuto nella finale degli US Open da Daniil Medvedev), il serbo si è impantanato in una magistratura politico-sanitaro-sportiva rifiutando per rispettare la vaccinazione Covid. Una testardaggine che lo ha privato della concorrenza per il primo quarto.
Espulso dall’Australia poco prima dell’inizio del primo Major dell’anno, il numero 1 del mondo ha potuto giocare solo a febbraio a Dubai (battuto al 3° round) dove il vaccino non è obbligatorio e ha saltato notevolmente il tour negli Stati Uniti (Indian Wells e Miami).
In totale, l’uomo che lunedì ha iniziato la sua 365esima settimana (record) al vertice della gerarchia mondiale ha giocato solo tre partite in poco più di quattro mesi dalla semifinale di Coppa Davis che la Serbia ha perso contro la Croazia.
– La minaccia –
In sua assenza Nadal vinse a Melbourne, portando a 21 il record di titoli major, Medvedev lo privò brevemente del trono mondiale (due settimane) e in pista apparve una nuova pesante minaccia: Alcaraz, passato dal 133° all’11° posto sulla ATP in un anno.
Il 18enne spagnolo ha lasciato il segno sui campi di Indian Wells, dove ha perso in tre set contro Nadal in semifinale, e Miami, dove ha vinto il suo primo Masters 1000.
Tsitsipas è uno dei favoriti per il titolo in un torneo privato con artisti del calibro di Medvedev, Nadal e Matteo Berrettini (infortunato).
Il greco (5°) non ha brillato negli Stati Uniti dove ha perso al 3° round a Indian Wells e all’8° round (contro Alcaraz) a Miami.
Ma la terra battuta è la sua superficie preferita: dopo aver vinto il suo primo Masters 1000 in assoluto a Monte-Carlo l’anno scorso – e l’unico fino ad oggi – ha raggiunto la finale del Roland-Garros, conducendo due set a zero contro Djokovic.
Tsitsipas è a metà classifica di Alexander Zverev (3°) che potrebbe incontrare in semifinale a patto che alla fine superi Félix Auger-Aliassime ai quarti, e lo stesso fa il tedesco contro Andrey Rublev (8°), finalista dell’ultima edizione.
Un altro giocatore molto atteso sui campi del Monte-Carlo Country Club: Stan Wawrinka che ha vinto il titolo nel 2014 battendo in finale Roger Federer.
– Tour d’addio –
Lo svizzero, ex N.3 al mondo che ora è 236°, punta a tornare in gara dopo aver trascorso un anno a curare un infortunio al piede sinistro che lo trascina dal 2019.
Ma a 37 anni, una rimonta del genere è molto complicata: il tre volte vincitore del Grande Slam (Australian Open 2014, Roland-Garros 2015, US Open 2016) ha perso all’inizio del Marbella Challenger a marzo contro lo svedese Elias Ymer ( 131°) .
Questa edizione del torneo monegasco segna anche l’inizio del tour d’addio di Jo-Wilfried Tsonga che si ritira al Roland-Garros.
L’ex numero 5 del mondo e numero 1 francese, sceso al 220° posto dell’ATP, ha ricevuto dagli organizzatori un invito, ma non i favori del sorteggio: dopo Marin Cilic (23°) al primo turno, sarà Taylor promesso Fritz (13°), Alcaraz e Djokovic…
Il sorteggio è stato generalmente difficile per i francesi in quanto Gaël Monfils (22esimo) Hubert Hurkacz (14esimo), Ugo Humbert (47esimo) di Pedro Martinez (46esimo), Benoît Paire (49esimo) di Lorenzo Musetti (82esimo), Arthur Rinderknech (58esimo) ereditato . di Fabio Fognini (32° e vincitore nel 2019). Richard Gasquet (86°) dovrà superare le qualifiche.
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