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Festa di Pasqua di Aix-en-Provence – L’inizio della morte e della resurrezione

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Barbara Hannigan e Christian Tetzlaff dopo una sensibile interpretazione del concerto di Berg “In memoria di un angelo”. (Foto Caroline Doutre/Pasqua)

Ero sveglio e ascoltavo la primavera »… Nel cuore di un affollato Grand Théâtre de Provence, è stata una canzone ucraina di Barbara Hannigan, soprano e direttrice musicale, ad aprire il festival. Un’edizione dedicata agli artisti e al popolo ucraino, ma anche agli artisti russi che, quando possono, si ribellano alla guerra. Questo concerto di apertura ha poi offerto il concerto per violino “In Memory of an Angel” di Alban Berg, composto in memoria di Manon, figlia di Alma Malher morta di poliomielite all’età di 18 anni, e il Requiem di Mozart, i cui misteri lo circondano. .

Alla fine di questo concerto, e anche se il pubblico ha ampiamente applaudito, molti di noi sono stati sopraffatti da un sentimento misto. A parte il rispetto per la partitura, la qualità dell’Orchestra Filarmonica e del Coro di Radio France, la presenza di un quartetto vocale da cui è emerso il soprano Johanna Wallroth, è infatti difficile trovare l’emozione in un’interpretazione abbastanza lineare della Requiem. Tra le altre prove di questo sentimento, gli applausi di cui sopra, iniziati mentre il direttore musicale aveva ancora le braccia alzate; come regola generale, dopo l’ultima nota, c’è un tempo di silenzio, di respiro, qualche secondo prima di tornare alle preoccupazioni banali… Insomma, questo Requiem non ci ha fatto sprofondare in abissi estatici. La leadership robusta e meccanica di Barbara Hannigan potrebbe avere qualcosa a che fare con questo. Una regia che, a nostro avviso, è stata molto più efficace nella prima parte del concerto di Alban Berg a cui la canadese è riuscita a dare tutta la sua forza, ma anche la sua travolgente umanità, con il supporto di una precisa orchestra, nella tensione interpretativa con sonorità dense. E con l’ubiquità del solista, l’eccellente violinista Christian Tetzlaff, che lascia sottilmente l’anima di una giovane ragazza librarsi in questo momento musicale…

Magnifico cappuccio, Magic Bringuier: Resurrezione

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Renaud Capuçon imponente solista per un’eccellente orchestra di Nizza sotto la direzione di precisione e passione di Lionel Bringuier. (Foto Caroline Doutre/Pasqua)

Il secondo appuntamento del festival, sabato sera, ha offerto un cambio radicale di atmosfera all’interno delle stesse mura del giorno prima. La Moldau di Smetana, il Concerto n. 1 di Bruch per violino e orchestra e la quinta sinfonia di Čajkovskij hanno evocato lirismo e romanticismo per la gioia di tutti. Nato a Nizza alla guida dell’Orchestra Filarmonica di Nizza nella persona di Lionel Bringuier, e Renaud Capuçon come solista sono stati gli artefici della serata.

Scegli un ottimo direttore, offrigli un’orchestra di qualità e avrai un meraviglioso viaggio romantico. Il viaggio è iniziato sulle rive della Moldava con un’atmosfera reale e bei colori consegnati da corde setose e vento molto presente. Il tutto sotto la direzione dinamica ma mai restrittiva di Lionel Bringuier, il giovane chef che descrive con soavità il corso dell’acqua del fiume. Living Nature firmato Smetana e ingrandito dalla gente di Nizza. C’erano anche dinamismo, precisione e colori per il concerto per violino e orchestra n°1 di Max Bruch. E bisognava accompagnare un Renaud Capuçon che era pienamente investito della sua interpretazione; una vera e propria performance con suoni luminosi e lirismo estremo.

Senza offesa per alcuni, Renaud Capuçon rimane sicuramente uno dei maestri dello strumento in questo mondo. Lago magico, Capuçon magnifico, un’orchestra intonata: le chiavi di un grande successo esaltate da una densa e oscura Sinfonia n. 5 di Tchaikovsky ai lati del valzer che arriva come un soffio. L’opportunità per il direttore musicale di beneficiare ancora una volta della precisione e della tavolozza di un’orchestra chiara a tutti i tavoli con una menzione per gli ottoni e soprattutto i fiati. Un momento di festa molto bello.

Michel EGEA

Maggiori info e prenotazioni: festivalpaques.com

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