Diversi media hanno pubblicato una registrazione telefonica in cui sentiamo un soldato russo raccontare freddamente a sua madre gli abusi in Ucraina.
È un’agghiacciante registrazione del telefono che è recentemente emersa nei media. Sentiamo Konstantin Solovyov, un soldato russo schierato a Kharviv, dettaglia a sua madre i metodi di tortura dell’FSB (Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa) in Ucraina, senza esprimere il minimo rammarico: “Non mi dispiace affatto”.
La registrazione, che riporta una conversazione in russo, è stata recentemente tradotta da un giornalista specializzato in notizie dell’Europa orientale.
“È successo davanti ai miei occhi e ci ho partecipato. Gli ufficiali dell’FSB hanno torturato i prigionieri di guerra, sai di cosa si tratta” †la piccola rosa” † Puoi coltivare 21 rose sul corpo di un uomo. 20 sulle dita e uno sul pene, mi dispiace. † Hai mai visto una rosa aperta? È lo stesso, qualcuno taglia la pelle in modo che la carne appaia su tutte le dita. E poi lo fai sul pene† Sono chiamate le 21 rose sul corpo di un uomo”. dice freddo il soldato.
Un altro metodo di tortura: la botte. “Mettiamo una pipa nell’ano di una persona e corriamo attraverso il filo spinato† continua Solovyov.
Suono: Quindi un prigioniero di guerra, ossa dell’anca rotte. Li ho rotti. Sono sfollati. Dice: “Non mi interessa”. Ma perché hai paura se non ti interessa? “Non ho paura!” E perché piangi? Rimane in silenzio. Mi piace così tanto, stuprare moralmente le persone, solo in 2 parole
Madre: ti piace?
S: Sì /5 pic.twitter.com/owgerUxTEc—Sergej Sumlenny (@sumlenny) 4 maggio 2022
“È come violentare le persone moralmente”
Poco dopo, senza esprimere rimpianti, il soldato spiegherà alla madre di aver ucciso 20 persone dall’inizio della guerra. Non scioccato, quest’ultimo risponde che gli ucraini che subiscono queste torture “non sono persone”. Lei stessa dirà un momento dopo che le sarebbe piaciuto fare le stesse azioni.
Tra le altre terribili confessioni del soldato russo, questa volta racconta che lui e il suo gruppo avevano diversi prigionieri sotto le sue cure: †Li abbiamo picchiati malissimo, gli abbiamo rotto le gambe perché non potessero scappare† Ho rotto i fianchi di un prigioniero. Sono stati spostati. Ha detto: ‘Non mi interessa.’ Allora perché sei così spaventato? ‘Non ho paura !’ lui ha risposto. Allora perché piangi? Ha smesso di parlare. Lo amavo, è come violentare le persone moralmente†
Il giornalista Sergei Sumlenny precisa che i fatti riferiti non sono affatto all’ordine del delirio di due sadici, ma che metodi simili dell’esercito russo sono stati documentati in Cecenia o addirittura in Siria†
La registrazione è stata pubblicata per la prima volta dal media ucraino Pravda.
икован ерехват разговора ашиста с атерью.
еметчик константин соловьев делится Подробностями страшных издевательств ии уийств, которые Совершают сотру
енщина отвечает, о “украинцы не люди” e о она сама бы “кайфонула” в подобной pic.twitter.com/tFrL3lvxvz
— Pekвием по РФud83cuddfaud83cudde6 #FreeNavalny #НЕТВОЙНЕ (@RuFailedState) 4 maggio 2022
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