Il regista Xavier Beauvois non ha apprezzato i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali. Con il sostegno di Jean-Luc Mélenchon, ha deciso di bruciare la sua tessera elettorale.
Non tollera la sconfitta di Jean-Luc Mélenchon e il secondo turno di Macron-Le Pen di queste elezioni presidenziali. Il regista Xavier Beauvois ha deciso domenica sera intorno alle 22:00 di bruciare la sua tessera elettorale in un video sui social network.
Il cineasta, autore di “Uomini e Dei” e “Albatross”, aveva sostenuto il candidato de La France insoumise, arrivato terzo al primo turno, con poco meno del 22% dei voti, dietro a Emmanuel Macron (27,6%) e Marine Le Pen (23,4%). Domenica scorsa, aveva twittato una foto scattata al seggio elettorale, che mostrava una scheda elettorale a nome del candidato ribelle.
Un gesto alla Gainsbourg
Il video è stato visto più di 234.000 volte lunedì mattina e ha provocato forti reazioni, tra supporto (raro) e (di solito) indignazione. La comica Sophia Aram non usa mezzi termini: “Quel momento di indecenza in cui, senza mai muovere un dito, ti sei dilettato nello stato di diritto, nella libertà di parola, nel diritto di voto e… hai finito per bruciare il tuo elettore della carta di credito e inscenare la tua ribellione da salotto.”
Un gesto che potrebbe ricordare quello di Serge Gainsbourg in televisione. Aveva bruciato una banconota da 500 franchi. “Perché le persone fanno sempre con orgoglio qualcosa di stupido?” si chiede il filosofo Raphaël Enthoven† “È chiaramente il tuo peggior film”, abbandonare un utente. Un’altra sfida Xavier Beauvois: “Il tuo gesto ha una conseguenza: ti astieni al secondo turno, quindi sei pronto ad accontentarti di una vittoria per Marine Le Pen”. Su Twitter, altri commenti beffardi ricordano che la tessera elettorale non è necessaria per votare.
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