Dovevi essere all’altezza dei blockbuster che illustra con la sua musica. Hans Zimmer si stabilisce per tre giorni in una Accor Arena a Parigi, tutto esaurito. Storia.
Sono da poco passate le 20 quando fa buio, dopo il secondo squillo. Ci precipitiamo a trovare il suo posto in Arena, come potrebbe essere questo nuovo spettacolo del maestro indiscusso delle colonne sonore sperimentali, visto che Hans Zimmer ha stravolto i codici del genere. E a proposito di discrepanze, era ora che arrivasse finalmente il palcoscenico parigino dello spettacolo del maestro della musica hollywoodiana. La folla è fitta, compatta anche. E pieno di aspettative. Da quando Zimmer ha iniziato la sua serie di spettacoli a metà degli anni 2010, più di 1,5 milioni di persone hanno assistito al suo spettacolo totale. E quando diciamo spettacolo totale, è un eufemismo. Perché Zimmer ha fatto più dei piatti piccoli nei grandi: era necessario stare con l’apice dei film per i quali ha disegnato la colonna sonora: quelli di culto e persino di cultismo. Queste colonne sonore dove mescola classica e rock, sperimentale ed elettronica, voli tribali e focosi, massa orchestrale o lo stripping più rigoroso. Stasera, davanti al pubblico parigino, ha fatto di tutto. Con brio. Lontano dai recital di alcuni suoi colleghi, che spesso si limitano a ripetere qualche sequenza in sottofondo, Zimmer ha completamente riscritto questo tipo di spettacolo. Siamo nell’allegoria, nella poesia, anche nel lirismo e soprattutto nell’iper originalità. Interpretando magistralmente il tema di Dune, il tono è stato impostato fin dall’inizio. Zimmer annuncia solennemente che questo concerto sarà dato in omaggio all’Ucraina, la cui parte dell’orchestra che lo accompagna – la stessa che suona sul suo BO – proviene da questo paese. Poi il suono aumenta a poco a poco e le hit si susseguono senza interruzioni – “Monbasa”, tratto da Inception, solo brani familiari, da Wonder Woman a una travolgente rilettura mista dei vari temi di Gladiator prima di concludere il primo set su Pirati dei Caraibi.
Di ritorno dalla pausa, colpisce duro con il tema molto particolare di Rango, questo cartone animato di Gore Verbinski o Johnny Depp raddoppia il personaggio del camaleonte. Poi l’esplorazione continua e a poco a poco si svela un incantevole e innovativo gioco di luci, schermate e scenografie fantasiose. Sono quasi 50 artisti sul palco, compresi ballerini con coreografie insolite.
Zimmer è ovunque, alla chitarra e al banjo ovviamente, i suoi strumenti preferiti, al basso, al piano, ai sintetizzatori e, soprattutto, parla, parla di queste colonne sonore che hanno costruito lui, il musicista, cosa gli hanno portato , come gli sono venute certe idee e soprattutto ha un grande piacere nel presentare i suoi musicisti, di cui è molto orgoglioso: sono loro che hanno creato la magia di queste colonne sonore, in studio e sul palco. La sfilata dei successi, immagini di Batman/Dark Knight, Interstellar, L’ultimo samurai, X-Men o Sherlock Holmes. È sul palco da più di due ore quando lancia la colonna sonora del Re Leone nel gran finale, che solleva letteralmente il pubblico poiché il tema è significativo per molti, perché tra il pubblico sono presenti diverse generazioni.
Finalmente arrivano i bis e dopo un sapiente medley su James Bond si conclude, prima da solo al pianoforte, con il bellissimo tema principale di Inception, “Time”, prima di essere raggiunto dal resto dell’orchestra. E il buio è finito.
È tempo di uscire con tanto negli occhi quanto nelle orecchie, una prostituta incantata che continuerà il prossimo autunno, con The World Of Hans Zimmer ideato e disegnato dal compositore e diretto da Gavin Greenaway, il suo direttore d’orchestra.
Di seguito le date dei concerti per l’autunno 2022:
- 27 settembre 2022 | Reims | arena
- 28 settembre 2022 | Parigi | Accor Arena
- 29 settembre 2022 | Rouen | Zenit
- 30 settembre 2022 | Amneville | La galassia
- 1 ottobre 2022 | Grenoble | Palazzo dello Sport
- 2 ottobre 2022 | Aix-en-Provence | arena
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