Giocatori, giocatori, la fine del tunnel è (forse) qui presto! Dopo un periodo di scarsità in cui i prezzi sono letteralmente esplosi, il prezzo delle schede grafiche inizia a scendere. E questo calo dovrebbe continuare – a meno che non scoppi una nuova pandemia… Va notato che l’esplosione dei prezzi ha colpito soprattutto le schede dedicate per PC desktop, dove le GPU integrate nei laptop sono meno soggette a fenomeni parassiti.
Il primo fattore invisibile è che il mercato ha già assorbito grandi volumi di chip. Nel 2021 sono state vendute 50 milioni di schede, rispetto ai 42 milioni del 2020. Parte della domanda potrebbe quindi provenire dalle GPU. Questo aumento è stato possibile perché le fabbriche funzionano a pieno regime.
Un secondo fattore può essere trovato nell’evoluzione del mondo delle criptovalute. Mentre alcune criptovalute come Ether lasceranno presto il mining di GPU, i “grandi” giocatori come Intel hanno annunciato l’imminente disponibilità di chip ASIC dedicati a questo uso, ad esempio Intel Bonanza. Di conseguenza, i principali attori di questo universo hanno meno bisogno di GPU.
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Come terzo fattore, dobbiamo fare nuovamente affidamento su Intel. Il gigante dei semiconduttori gareggerà quest’anno per le GPU dedicate. Di fronte ad AMD e Nvidia, Intel ha già ufficializzato i suoi chip mobili e l’arrivo dei suoi chip per schede grafiche dedicate all’inizio dell’estate. Intel stima che porterà sul mercato circa 4 milioni di GPU entro il 2022.
Si aggiungeranno alle decine di milioni vendute da AMD e Nvidia. Più scelta, più linee di produzione, più GPU e quindi più offerta per una domanda che dovrebbe logicamente diminuire.
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A questo vanno aggiunti alcuni piccoli elementi, ma che hanno anche un impatto. Come il fatto che la Cina sviluppi le proprie GPU, utili per determinate applicazioni. O che l’invasione russa dell’Ucraina abbia un doppio effetto: i 44 milioni di ucraini preferiscono acquistare armi anticarro. E i 144 milioni di russi semplicemente non hanno più il diritto di acquistare chip, poiché AMD, Nvidia e Intel hanno sospeso le operazioni nel paese dall’inizio di marzo.
Insomma: di fronte al calo di prezzo già visibile, aspettate ancora un po’ prima di acquistare una GPU, quindi potrete risparmiare diverse decine o addirittura centinaia di euro in pochi mesi.
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In ogni caso, speriamo in un rapido ritorno alla normalità: mentre la media di una scheda grafica è stata di $ 260 tra il 2011 e il 2014, l’ondata di criptovalute aveva innalzato questa soglia a oltre $ 400 tra il 2015 e il 2019, l’era del COVID e il deficit ha spinto questa soglia media a oltre $ 770 nel 2021. Non vedo l’ora che finisca…
fonti: Ars Technica, gfxspeak, Tom’s Hardware FR (1), (2)
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