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Rivista Paris Match sotto l’incantesimo di Dakhla, “la mecca del kitesurf”

Da Zineb Ibnouzahir (@ZinebIbnouzahir) il 05/08/2022 alle 13:15

È all’estremità meridionale del Marocco che la rivista francese Paris Match è andata a scoprire Dakhla, il centro di uno degli sport di scivolamento più popolari al mondo, il kitesurf.

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Verso Dakhla, “una delle ultime città prima della Mauritania” Partita di Parigi, “una mecca del kitesurf”. Il kitesurf è tutt’altro che un effetto moda passeggero, è ben radicato nella cultura locale e quindi è stato praticato qui “dai primi anni 2000”, ricorda la pubblicazione.

Questo entusiasmo può essere spiegato dalla posizione geografica di Dakhla, in linea con l’Avana o le Hawaii, trenta chilometri a nord del Tropico del Cancro, e il clima piacevole tutto l’anno.

Insomma, il “posto perfetto”, considera Paris Match, elencando i tanti vantaggi di questa “enclave isolata dal resto del Marocco dal deserto circostante”, che è “scossa dai venti che sferzano tra le dune e sopra un mare poco profondo, a temperatura mite.

Ci sono voluti circa vent’anni, lo ricordiamo, per vedere crescere le fila degli appassionati di questo sport di scivolamento, tra cui molti personaggi noti al grande pubblico come “José Garcia, Barack Obama, John Kerry, Brad Pitt, il principe William,” o il miliardario Richard Branson, che secondo la rivista è “il suo più grande promotore del jet set”. Anche il capo di Virgin “è venuto nel 2021 per testare il sito di Dakhla”.

E la rivista cita la gente del posto che dice: “Qui non c’è altro che il sole, il vento e le onde. Abbiamo trasformato le avversità degli elementi a nostro vantaggio. Una filosofia che sta dando i suoi frutti, afferma la pubblicazione, con un numero di turisti quadruplicato dal 2010, quando c’erano 25.000 turisti. Obiettivo: 200.000 turisti.

Da vedere anche, su questa penisola da cartolina, “l’immensa duna di sabbia bianca, a trenta chilometri dalla città”, un “fenomeno naturale che assume la forma di una falce di luna che sorge in mezzo a una laguna e si trasforma in un’isola con l’alta marea”, per non parlare delle numerose spiagge “spesso deserte” come quella di Porto Rico, e “un appezzamento di cui è stato battezzato ‘la spiaggia privata del re’ è maestoso” continua Partita di Parigi

Un luogo eccezionale, con una laguna di 40 chilometri, così lunga “che non è difficile sentirsi soli al mondo”.


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