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Soldati ucraini accusati di aver giustiziato prigionieri di guerra russi

Sui social network è emerso un video che mostra un uomo a terra, presentato come un prigioniero di guerra russo e colpito più volte. Il ministro degli Esteri ucraino ha detto che le immagini saranno “riviste”.

Le immagini orribili dell’Ucraina continuano ad emergere, questa volta con i russi come potenziali vittime. Un video pubblicato sul social network Telegram il 30 marzo sembra mostrare i soldati ucraini che giustiziano un prigioniero di guerra russo. La scena è stata autenticata giovedì dal New York Times e la BBC.

Il video mostra quattro persone in uniforme militare sdraiate a terra in grandi pozze di sangue. Uno di loro ha le mani legate dietro la schiena. Sullo sfondo compaiono diversi veicoli con il segno V dipinto sul lato, associati alle truppe russe.

Dei quattro individui, solo uno mostra ancora segni di vita. “Guarda, è ancora vivo, filma questi saccheggiatori”, lancia secondo la guardia, una voce in russo, una lingua parlata in alcune regioni dell’Ucraina. Un soldato spara diverse volte all’individuo finché non smette di muoversi.

“Gloria all’Ucraina”, “Gloria agli eroi”, proclamano diversi soldati. “Non venire a casa nostra”, avverte un uomo alla fine del video.

Uno dei soldati che potrebbe essere stato identificato attraverso un test biometrico

Se rimangono molte aree grigie, soprattutto per quanto riguarda la data e il luogo esatti del video, la scena sarebbe ambientata in Ucraina, secondo i giornalisti della BBC, su una strada in direzione ovest di Kiev. Due delle persone a terra indossano bracciali bianchi, associati alle truppe russe in alcune parti dell’Ucraina, mentre i soldati in piedi indossano bracciali blu e gialli, i colori dell’Ucraina.

Uno dei soldati nel filmato potrebbe essere un georgiano con forti legami con l’Ucraina, mostra un test biometrico della BBC. Nel video sembra essere menzionato anche il termine “Georgiani” in russo. L’identità dell’uomo deve ancora essere confermata, affermano i media britannici.

Giovedì il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato di essere a conoscenza dell’esistenza di queste immagini e ha assicurato che sarebbero state “indagate, ovviamente”.

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, da parte sua, ha affermato di non aver visto il video, ma ha affermato che “ogni elemento che segnala possibili violazioni del diritto internazionale dovrebbe essere seguito o indagato”, aggiungendo che “qualsiasi violazione del diritto internazionale e qualsiasi crimine di guerra è sempre inaccettabile».

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