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Vivendi detiene la maggioranza delle azioni del gruppo Lagardère dopo la prima fase dell’OPA

Il gruppo di Vincent Bolloré ha detto: ” prendere[re] agire in modo soddisfacente” del risultato. Il colosso francese dei media Vivendi, società madre di Canal+, Havas ed Editis, possiede il 55,4% del capitale di Lagardère dopo la prima fase della sua offerta pubblica di acquisto per il gruppo, ha annunciato mercoledì 25 maggio.

Vivendi, che già possedeva il 45% delle azioni, riaprirà la sua offerta dal 27 maggio al 9 giugno per acquisire più azioni del gruppo. Fino a tale data manterrà il prezzo di 25 euro per azione (compreso il dividendo 2022 di 50 centesimi). Inoltre, gli azionisti che non vogliono vendere le proprie azioni ora, fino alla fine del 2023, possono venderle ancora durante un periodo di sussidiarietà, ma al prezzo inferiore di 24,10 euro per azione.

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“Il risultato finale dell’OPA dopo la riapertura sarà pubblicato dall’AMF [Autorité des marchés financiers] 14 giugno 2022 »Vivendi ha detto nel suo comunicato stampa.

Molteplici autorizzazioni in attesa

L’esito dell’operazione resta soggetto all’approvazione di diverse autorità. La Commissione Europea potrebbe imporre “rimedi” per convalidare il matrimonio tra gli editori Editis e Hachette. Arcom (ex-CSA) deve decidere sull’acquisizione delle stazioni radio di Lagardère (Europa 1, Virgin Radio e RFM).

Su quest’ultimo punto Arnaud Lagardère, amministratore delegato del gruppo che porta il suo nome, ha annunciato il 10 maggio un progetto per mantenere il controllo delle proprie radio, senza dare subito ulteriori dettagli.

In quanto proprietario dell’11% delle azioni della società Lagardère, aveva indicato che non avrebbe incluso le sue azioni nell’offerta principale, ma aveva dichiarato di essere disposto a partecipare all’offerta sussidiaria.

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Il fondo sovrano del Qatar (QIA), storico azionista di Lagardère con l’11,5% delle azioni, aveva intanto espresso l’intenzione di non conferire le proprie azioni all’operazione. Quanto al boss di Lvmh, Bernard Arnault, che possiede quasi il 10% del gruppo attraverso la Financière Agache, aveva espresso la volontà di contribuire con il 2% del capitale all’offerta principale e il resto all’offerta sussidiaria.

Vivendi aveva invaso la capitale della Lagardère nella primavera del 2020, poi indebolita dalla crisi del Covid-19 (in particolare sulla sua rete di negozi nelle stazioni e negli aeroporti) e minacciata da una rivolta degli azionisti. Il gruppo di Vincent Bolloré è riuscito a unire le forze con il fondo attivista Amber Capital per trasformare l’inespugnabile cittadella di Lagardère in una società per azioni ordinaria e, soprattutto, diventare oggetto di un’OPA.

Il mondo con AFP

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