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cosa c’è da sapere prima dell’annuncio ufficiale della selezione giovedì prossimo

Questo giovedì, 14 aprile, il Festival di Cannes svelerà la sua selezione ufficiale durante una conferenza stampa. A un mese dalla Palma d’Oro, facciamo il punto su chi calcherà il red carpet e cosa sappiamo già di questa 75a edizione.

75° Festival di Cannes! Un compleanno meraviglioso che quest’anno sarà sicuramente un momento glamour come sempre, ma probabilmente non dimenticherà la politica, nel bel mezzo della guerra in Ucraina. Sono stati presentati più di 2.000 film per questa edizione dell’anniversario.

Sappiamo già che le delegazioni russe quest’anno non saranno le benvenute, dal 17 al 28 maggio, invece, il festival potrebbe per fornire una piattaforma ai registi ucraini o ai russi che hanno rotto con Il regime di Putin.

Si pensi a Kantemir Balagov (“Tesnota”), 30 anni, che de La Russia, o il suo primogenito Kirill Serebrennikov (“Leto”), 52 anni, enfant terrible della creazione contemporanea che deve sbloccare come regista della festa di Avignone. Un festival che lo ha sostenuto già qualche anno fa durante la sua prigionia.

Da parte ucraina, abbiamo potuto contare sul regista Sergei Loznitsa, che si è presentato un film sulla distruzione delle città tedesche da parte degli alleati alla fine di Seconda Guerra Mondiale.

I professionisti sperano in un ritorno alla competizione di David Cronenbergun film di fantascienza horror per cui si è riunito Viggo Mortensen, Kristen Stewart e Lea Seydoux, o da l’australiano George Miller, il padre di “Mad Max”.

Sono menzionati anche i Lo svedese Ruben Ostlund, Palma d’Oro 2017 con la griglia “The Square”, che sviscera i costumi contemporanei in “Triangle of Sadness”, o anche l’ambizioso progetto di Terrence Malick sulla vita di Cristo, con Mark Rylance come Satana.

Sono menzionati pochi registi, tranne: L’americana Kelly Reichardt, acclamato dalla critica, o la francese Rebecca Zlotowski o Alice Winocour, ciascuno per i film con il franco-belga Virginia Efira, anche quest’anno maestra delle cerimonie di apertura e chiusura.

Lei c’era già l’anno scorso perché sulla locandina di Benedetta:

Cannes potrebbe essere tentato di giocare di nuovo la carta sudcoreana, avendo pareggiato nel 2019 con l’incoronazione di “Parasite” di Bong Joon-ho, che ha poi vinto l’Oscar per il miglior film. Quest’ultimo potrebbe tornare con il suo ultimo film, proprio come il suo connazionale Park Chan-Wook.

Al contrario, le regole di Cannes, che escludono dalla piattaforma del concorso i film che non escono nelle sale francesi, dovrebbero escludere dalla Croisette Film Netflix “Bionda”una rilettura della vita di Marilyn Monroe con Ana de Armas.
Thierry Frémaux vorrebbe che questa regola cambiasse, ma gli espositori francesi, nel consiglio di amministrazione del festival, si oppongono.
Sappiamo anche che il presidente Pierre Lescure cederà il controllo a luglio a un avvocato, Iris Knobloch, ex WarnerMedia.

Quello che sappiamo per certo è la proiezione fuori concorso, con Tom Cruise, del sequel del mitico “Top Gun” e l’attesissimo film biografico di Baz Luhrmann “Elvis” (“Moulin rouge”).

I registi di tutto il mondo terranno d’occhio il cinema degli Champs-Elysées alle 11, dove giovedì il Delegato Generale, Thierry Frémaux, annuncerà l’elenco degli eletti.

Dobbiamo anche scoprire il nome del presidente di giuria.

La rivista specializzata Variety si concentra su Penelope Cruz o Marion Cotillard.
Con AFP

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