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Philippe Boesmans, l’instancabile drammaturgo – ResMusicaResMusica

Il 10 aprile è morto il compositore belga Philippe Boesmans “dopo una breve malattia” secondo il comunicato stampa della Zecca.

Nato a Tongeren, in Belgio, nel 1936, Philippe Boesmans ha iniziato gli studi di pianoforte prima di entrare a far parte di Henri Pousseur presso il Wallonia Musical Research Center nel 1962. È anche pianista dell’ensemble belga Musiques Nouvelles, fondato nello stesso anno da Pierre Bartholomee. Autodidatta, ha iniziato la carriera di compositore alla fine degli anni ’60 ed è diventato compositore in residenza presso la Zecca di Bruxelles nel 1975, posizione che ha ricoperto per più di vent’anni sotto le successive direzioni di Gérard Mortier, Bernard Foccroulle e Peter de Caluwe . † Questa stretta collaborazione inizia con La passione di Gilles, la sua prima opera su libretto di Pierre Mertens. Segue poi l’incontro con Luc Bondy, fedele regista e librettista con il quale produrrà tre capolavori, dominio (1993), tratto da un’opera teatrale di Arthur Schnitzler, mercatini invernali (1999), dopo Shakespeare, e l’opera da camera giulia (2004), dalla commedia Fröken Julie di August Strindberg, che sarà oggetto di un DVD realizzato nel 2005 durante il festival di Aix-en-Provence. Durante l’era di Mortier, l’Opera di Parigi lo commissionò Yvonne, Principessa di Borgogna, realizzato nel 2009 da Garnier con lo stesso Luc Bondy. Di Nel mondocommissionato da La Monnaie, inizia una nuova collaborazione con Joël Pommerat, altro regista e librettista con il quale ha Pinocchio che aprirà il festival di Aix-en-Provence nel 2017.

È con i musicisti, non con le lezioni di composizione, che Philippe Boesmans afferma di aver imparato il mestiere, affermando di voler fare musica che suoni bene quanto accessibile e si tiene a distanza da “qualsiasi atteggiamento intellettualizzante”. † Fare commedia, esprimere solitudine, disordine, con la serie o lo spettro mi sembrava difficile. Ho concluso che dovevo prendere in prestito da stili più antichi, senza usare le virgolette, ma attingendo a certi gesti del passato. ha dichiarato questo bel drammaturgo che è infatti riuscito a conquistare il suo pubblico, dall’intellighenzia musicale al grande pubblico. Se deve la sua fama alle nove opere liriche che scrive nel suo catalogo, lascia anche un importante corpus di brani strumentali che illustrano tutti i generi compositivi: ” Tra un’opera e l’altra, mi piace ricaricare le batterie in forme più modeste. Penso, ad esempio, a un terzo quartetto d’archi per gli Arditti che hanno creato i primi due “, confidava al nostro collega Bruno Serrou sulle colonne di ResMusica nel febbraio 2009.

Con il regista e librettista Richard Brunel, questo instancabile drammaturgo aveva appena completato la colonna sonora di una commedia all’età di 85 anni, noi purifichiamo il bambino, ispirato all’omonima opera teatrale di Feydeau. La creazione postuma è prevista per dicembre 2022 presso La Monnaie a Bruxelles.

Credito fotografico: © De Munt

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