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Scoperte, perforazioni, mappature: il punto di gas naturale in Marocco

Da Khalil Rachdi il 17/04/2022 alle 21:51

Edicola360. In parlamento, il direttore generale dell’ONHYM, Amina Benkhadra, parla delle recenti scoperte di gas naturale e delle attività di esplorazione nei diversi bacini fluviali del Regno. Questo articolo è una rassegna stampa del settimanale La Vie Éco.

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Il 13 aprile era attesa in parlamento la direttrice generale dell’Ufficio nazionale degli idrocarburi e delle miniere (ONHYM), Amina Benkhadra, insieme al ministro dell’Energia, Leila Benali, e al direttore dell’ONEE, Abderrahim El Hafidi. La Camera dei rappresentanti ha ospitato una riunione della commissione per le infrastrutture, l’energia, l’industria mineraria e l’ambiente. Un’occasione per fare il punto sul gas naturale in Marocco.

Nella sua consegna settimanale, Vita ecologica torna sull’intervento di Amina Benkhadra in parlamento. Parlando ai delegati, il Direttore Generale dell’ONHYM ha spiegato che le scoperte di gas naturale in Marocco sono concentrate in due bacini di produzione: il bacino del Gharb e il bacino di Essaouira (Meskala). Un’altra area di sviluppo è nel Bacino di Tendrara.

Il bacino del Gharb è uno dei bacini che ha subito un’intensa attività di esplorazione. Ciò ha portato alla scoperta e allo sfruttamento di numerosi pozzi, nell’ambito di una collaborazione tra l’Ufficio nazionale per gli idrocarburi e le miniere (25%) e SDX Energy (75%). Risultato: in cinque anni, la perforazione di 22 pozzi ha portato a 16 scoperte di gas naturale. Sono 14 i pozzi collegati alla rete di gasdotti della regione.

Sempre secondo Benkhadra, il bacino di Essaouira (Meskala) si trova in una delle regioni che ha subito intense operazioni di esplorazione. Questi hanno portato alla scoperta del giacimento di Meskala, che è considerato una delle scoperte più importanti fatte in Marocco fino ad oggi. Finora sono stati perforati 11 pozzi, attraverso i quali il gas naturale è rimasto intrappolato nel condensato.

Durante il suo intervento, Benkhadra ha spiegato che in Marocco sono stati perforati 67 pozzi tra il 2000 e il 2022, 40 dei quali hanno rivelato la presenza di quantità di gas naturale. Secondo lei, queste scoperte, sebbene di piccole dimensioni, sono economicamente redditizie. Ne è prova la disponibilità in loco di una rete di gasdotti e di un mercato locale rappresentato da più unità industriali.

Attualmente ci sono undici società attive nel campo dell’esplorazione di idrocarburi in Marocco. Secondo vita ecologica, mappano e interpretano i dati sismici 2D e 3D per valutare il potenziale di idrocarburi nelle aree in cui operano. Segue la fase di perforazione di pozzi esplorativi nel caso in cui gli studi di valutazione mostrino segnali incoraggianti. Entro il 2024 dovranno essere perforati 27 pozzi.


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