Che aspetto ha “Coda”, la versione americana di “The Aries Family” che ha vinto gli Oscar a fine marzo? Come sta Emilia Jones, l’attrice che interpreta il ruolo di Paula Bélier, interpretata da Louane Emera? E che dire dei suoi genitori sordi, interpretati da Karin Viard e François Damiens? In Francia, gli abbonati Apple TV+ possono già accedervi. E per gli altri? Nessuna uscita nelle sale prevista, con un’eccezione. Pathé, che distribuisce questo adattamento, ha deciso di creare l’evento.
Sabato 23 e domenica 24 aprile, “Coda” andrà in onda in poco più di 120 cinema francesi, tra cui Pathé Gaumont, CGR, Kinepolis o anche Grand Ecran e alcuni cinema indipendenti di Parigi e provincia. Informazioni dal sito specializzato Le Film français, confermate dal distributore.
Sottotitoli dedicati a non udenti e ipoudenti
Un “caso eccezionale”, afferma il Centro Nazionale del Cinema (Cnc), reso possibile grazie a un recente decreto. Pathé si è presentato con due opzioni. La prima: “Un numero di sessioni fino a 30 e senza limiti di tempo. La seconda: “Un numero di proiezioni non superiore a 500 e una durata non superiore a due giorni della stessa settimana cinematografica. †
È quest’ultima possibilità che è stata quindi preservata. “Ci saranno da una a quattro sessioni per cinema, specifica il CNC. È simbolico. Ma ci permette di onorare questa coproduzione franco-americana, che non è destinata a essere proiettata in seguito. Le Film français aggiunge che i sottotitoli per non udenti e ipoudenti saranno offerti sia per la versione originale che per quella francese.
A fine marzo “Coda” ha vinto tre Oscar per tre nomination. Il miglior attore non protagonista è andato a Troy Kotsur, il primo attore sordo a ricevere un tale premio. Sul palco, Kotsur, che assume il ruolo di François Damiens ne “La Famille Bélier”, ha reso omaggio a suo padre, che padroneggiava la lingua dei segni prima di diventare disabile dopo un incidente. Troy Kotsur ha anche ricordato che il film era stato proiettato alla Casa Bianca e ha ringraziato il regista, Sian Heder, per essere riuscito a “far comunicare sordi e udenti” grazie a questo lungometraggio.
Un Oscar per la migliore sceneggiatura non originale e soprattutto un terzo per il miglior film. Questo premio, il più prestigioso, è stato salutato da tutta la sala, le stelle, tutte sorridenti, imitando gli applausi nella lingua dei segni. Con questa scatola del remake de “La Famille Bélier”, la Francia è stata in qualche modo premiata: sul palco, il produttore francese del film, Philippe Rousselet, ha ricordato i legami di “Coda” con il nostro Paese, mentre una giovane donna traduceva il suo discorso era nella lingua dei segni.
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