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Guerra in Ucraina: perché Thomas Pesquet è sempre più preoccupato

SPAZIO – “Oggi possiamo vedere chiaramente che le persone hanno difficoltà a collaborare”, ha detto Thomas Pesquet, che ha lamentato l’impatto della guerra in Ucraina sulla cooperazione spaziale con la Russia.

“Possiamo vedere chiaramente che non siamo impegnati nella collaborazione di domani e purtroppo nel settore spaziale i progetti si sviluppano tra cinque, dieci, 15 anni, quindi gli effetti di ciò che sta accadendo oggi saranno visibili tra pochi anni. anno; non saranno positivi, questo è certo”, ha lamentato l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea.

Il 17 marzo l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha annunciato la sospensione della missione russo-europea ExoMars e la ricerca di alternative per lanciare altre quattro missioni, a seguito della cessazione della cooperazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos a causa della guerra in Russia. Ucraina.

“È un peccato perché sono passati 25 anni da quando abbiamo costruito legami tra persone che a volte hanno lavorato l’una contro l’altra e siamo riusciti a fare cose insieme”, si lamenta l’astronauta, di ritorno dalla sua seconda missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) lo scorso novembre .

Tensioni nella ISS?

La stazione spaziale è stata a lungo risparmiata dalle tensioni internazionali. E se il boss dell’agenzia spaziale russa Roscosmos ha già minacciato di porre fine a ogni cooperazione sulla ISS, l’astronauta francese è temperato: “Noi continueremo ovviamente a lavorare sulla ISS, ci sono persone a bordo, non si tratta di mettere in pericolo loro lì.portare. Abbiamo accordi, obblighi che tecnicamente ci vincolano, non possiamo disconnettere le diverse parti della stazione, non è uno scenario ragionevole.

È anche impossibile cancellare i legami umani con i cosmonauti russi, assicura Thomas Pesquet.

“Ho trascorso molto tempo in Russia, ho persone che mi capita di avere al telefono, non sono necessariamente contente della situazione, è un eufemismo”, dice. “Ma sfortunatamente, dato che sono andato in Russia molto regolarmente, non sono sicuro di andarci nel prossimo futuro”.

La Russia volta le spalle alla NASA

Roscosmos aveva già detto che non avrebbe partecipato al progetto statunitense di ritorno sulla luna, a cui partecipano gli organismi europeo, canadese e giapponese.

“Questa tendenza va avanti da alcuni anni, ovviamente esacerbata da questo attacco russo all’Ucraina”, conferma Thomas Pesquet.

Tuttavia, l’astronauta ricorda: “L’importante non è la cooperazione nello spazio, ma che nessuna persona venga uccisa sulla Terra”.

Vedi anche su L’HuffPost: cosa accadrebbe se la Russia lasciasse la ISS?

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