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Investitori immobiliari sotto pressione a causa delle sfide energetiche

Gli investitori immobiliari stanno diventando… verdi. Più precisamente al “valore verde”. Dietro questo termine c’è l’idea che il prezzo di vendita di una casa che consuma molta energia (classificata come E, F o G secondo la diagnosi di prestazione energetica – DPE – la cui scala va da A a G) è scontato rispetto a più energia – merci efficienti.

“Questa idea è permeante poiché gli investitori saranno i primi a essere interessati dal Climate and Resilience Act”, afferma Jean-Marc Torrollion, presidente di Fnaim. Questo testo, adottato a metà 2021, potrebbe infatti pesare sulla redditività dei locatori. Dal 25 agosto 2022, su tutto il territorio saranno congelati gli affitti degli alloggi con classificazione F o G (questo è già il caso nelle zone cosiddette “tese”, cioè agglomerati più grandi).

E se, il 1ehm Gennaio 2023, le 90.000 case il cui consumo annuo supera i 450 kilowattora (kWh) per metro quadrato all’anno (questo è più del limite G-label) non devono più essere offerte in affitto, questo divieto sarà esteso a tutte le proprietà classificato nel 2025 se G, poi, nel 2028, in “F”. Le case con classificazione E dovrebbero essere bandite dal mercato degli affitti entro il 2034.

Sconto del 25%.

Oltre alla questione dei livelli di affitto e dell’autorizzazione all’affitto, l’altra questione del valore verde delle case per gli investitori è la valutazione nel tempo di questo immobile. Il valore delle case più energivore è già in calo. Ad esempio, da giugno 2021, il portale di pubblicità immobiliare Bien’Ici ha osservato una diminuzione del prezzo di circa il 25% del prezzo al metro quadrato degli alloggi di classe G.

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Gli studi annuali sul valore verde delle abitazioni pubblicati da Notaires de France segnalano riduzioni significative in alcuni casi per gli immobili ad alta intensità energetica. Ad esempio, secondo l’ultimo sondaggio, nel 2020 case etichettate F o G sono state vendute in Nuova Aquitania, in media il 20% in meno rispetto a proprietà comparabili classificate D. È dell’8% in Provenza-Alpi – Costa Azzurra.

“Le temperature in queste regioni sono più elevate, limitando l’importanza dell’ECD per gli acquirenti”, dice Frédéric Violeau, notaio a Caen. chi lo specifica? “Lo sconto sugli scolapasta termici riguarda principalmente i mercati rilassati, dove domanda e offerta sono in equilibrio, ma mercati molto meno rigidi, come l’Ile-de-France”.

Anche le banche tengono sempre più conto dei criteri energetici delle abitazioni quando concedono un prestito. “Gli investitori che si rivolgono a una banca con un immobile di classe G devono presentare preventivi per i lavori di miglioramento che desiderano eseguire in modo che l’immobile possa essere affittato a lungo termine.afferma Olivier Lendrevie, presidente del broker ipotecario Cafpi. Il piano globale degli investitori ora tiene conto del costo dei lavori. †

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