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Mentre la Minusma attende da più di una settimana il via libera delle autorità per indagare a Moura, l’esercito maliano precisa l’andamento dell’operazione che vi si è svolta tra il 23 e il 31 marzo. I dettagli sono stati distillati nei giorni scorsi, soprattutto questo fine settimana in occasione del passaggio di una delegazione ministeriale in questo paesino al centro del Paese.
L’esercito maliano sarebbe stato informato di un incontro previsto per domenica 27 marzo a Moura dalla Katiba Macina, affiliata al Gruppo di supporto per l’Islam ei musulmani (GSIM), collegata ad AQIM. A partire da venerdì, droni, aerei e altre apparecchiature di sorveglianza militare “guarda i movimenti di diverse centinaia di terroristi, di cui una dozzina” leader di base Il leader di Katiba Macina Hamadoun Koufa, apparentemente preso di mira dai militari, non è stato trovato.
Alle 11 di domenica, tre elicotteri delle forze speciali hanno preso d’assalto il villaggio. Diversi soldati maliani – nessuna cifra esatta è stata data – poi sono caduti” sotto il pesante fuoco nemico I primi comunicati dell’esercito non menzionavano alcuna perdita tra i soldati maliani, poi i rinforzi jihadisti sono “ neutralizzato dall’aviazione e dall’equipaggiamento di terra “dall’esercito. Centoquarantacinque terroristi sarebbero stati così uccisi” tutto intorno di Moura.
Successivamente, ” per evitare risse di strada “, la Fama isola il paese e il giorno dopo invita la popolazione a riorganizzarsi prima del “ rastrello “I magazzini di armi prendono fuoco mentre i terroristi sono all’interno”, da qui i corpi carbonizzati che alcuni media e ONG stanno cercando di far passare per civili bruciati “dice lo stato quotidiano, L’aumento† Nella mattinata di giovedì 31 marzo le forze speciali maliane lasciano il villaggio. Bilancio finale: 203 jihadisti neutralizzati e 51 arrestati. La presenza di combattenti russi a fianco della Fama è fortemente smentita.
I media di tutto il mondo e le organizzazioni maliane e internazionali per i diritti umani hanno riportato accuse di abusi da parte delle truppe maliane e dei loro numerosi ausiliari russi, comprese esecuzioni sommarie di civili e jihadisti disarmati, per una valutazione completa almeno 300 morti Secondo Human Rights Watch, molte fonti vanno anche oltre.
Accuse ritenute” infondato dai militari e dal ministro maliano per la riconciliazione nazionale che, dopo aver visitato Moura sabatodisse : ” La popolazione non ha denunciato gli omicidi della nostra Fama †
Al via le indagini della magistratura militare maliana. Anche i ricercatori delle Nazioni Unite sono stati preposizionati a Mopti dalla scorsa settimana, ma non gli è mai stato permesso di andare a Moura.
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