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L’estate del 2021 è stata la più calda di sempre in Europa

L’estate del 2021 è stata la più calda di sempre in Europa
L’estate del 2021 è stata la più calda di sempre in Europa

Un elicottero fa cadere acqua su un incendio nel villaggio di Siderina, a circa 55 chilometri a sud di Atene, in Grecia, lunedì 16 agosto 2021.

I record e gli estremi sono più che mai la norma in un mondo in surriscaldamento. L’anno scorso l’Europa ha vissuto la sua estate più calda mai registrata, con intense ondate di caldo, incendi devastanti, ma anche drammatiche inondazioni. Lo dimostra il rapporto sullo stato del clima in Europa nel 2021, pubblicato dal Servizio europeo di monitoraggio dei cambiamenti climatici Copernicus, venerdì 22 aprile in occasione della Giornata della Terra.

Copernicus, i cui dati, raccolti dal 1950, sono utilizzati dall’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) per preparare il suo rapporto annuale, conferma che gli ultimi sette anni sono stati i più caldi mai registrati a livello globale, classificandosi al 6° posto nel 2021.e o al 7e quadrato. Questa situazione è tanto più eccezionale perché l’anno passato è stato caratterizzato da due episodi de La Niña, un fenomeno che abbassa la temperatura globale. In totale, la Terra si è già riscaldata da 1,1 a 1,2 °C dall’era preindustriale e il continente europeo di 2 °C, a causa dei livelli record di gas serra nell’atmosfera, dovuti alle attività umane e in particolare alla combustione di combustibili fossili (carbone, petrolio e gas).

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Eventi estremi

Nonostante la tendenza a lungo termine del riscaldamento, il Vecchio Continente ha vissuto un anno contrastante nel 2021. Sebbene non tra i dieci anni più caldi, le temperature della superficie del mare in gran parte del Mar Mediterraneo e del Mar Baltico erano ancora le più alte da quasi vent’anni. A giugno e luglio, parti del Mar Baltico erano anche di oltre 5°C al di sopra della norma.

La primavera europea è stata più fresca della media, con parti d’Europa che sono iniziate presto, seguite da gelate tardive, che hanno colpito l’agricoltura.

D’altra parte, l’estate si è rivelata uno di tutti gli estremi. A 1°C superiore alla media 1991-2020, era caratterizzato da “temperature da record, ondate di calore intense e prolungate ed eccezionali allagamenti”, afferma Freja Vamborg, coordinatrice del rapporto e scienziata senior presso il Copernicus Service. La regione del Mediterraneo in particolare è stata colpita da un’intensa e prolungata ondata di caldo nei mesi luglio-agosto. Molti record di temperatura sono stati battuti, compreso il record europeo di 48,8°C in Sicilia, una cifra che deve ancora essere confermata dall’OMM. L’ondata di caldo è durata da due a tre settimane in alcune parti dell’Italia, della Grecia e della Turchia. Questo caldo persistente e la significativa siccità hanno portato a gravi incendi boschivi, soprattutto in Italia, Grecia e Turchia. In luglio e agosto, ad esempio, oltre 800.000 ettari sono andati in fumo intorno al Mar Mediterraneo.

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