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Pioli, Spalletti, Inzaghi… Tre rivali per un primo scudetto

Pioli, Spalletti, Inzaghi… Tre rivali per un primo scudetto
Pioli, Spalletti, Inzaghi… Tre rivali per un primo scudetto

Lasciata alle spalle la Juventus Torino dell’insaziabile Massimiliano Allegri, l’allenatore che a maggio sarà incoronato campione italiano di calcio, vince il suo primo scudetto: sono partite aperte tra il “Normale” Stefano Pioli (Milan), l’esperto Luciano Spalletti (Napoli ) e l’ambizioso Simone Inzaghi (Inter).

A sei giorni dalla fine della Serie A, resta la tensione per sapere chi succederà ad Antonio Conte, incoronato lo scorso anno all’Inter dopo tre presenze alla Juve (dal 2012 al 2014). E alla fine della 32a giornata disputata lo scorso fine settimana, il trio di testa si è riunito in un punto! L’Inter, rivitalizzata dalla vittoria sulla Juve di domenica precedente, sabato scorso ha confermato la sua rimonta contro l’Hellas Verona per tornare al vertice del Napoli e ad una distanza dalla capolista, il Milan.

Pioli, il “normale”

Alcuni credevano che Stefano Pioli non sarebbe arrivato al Milan fino al suo arrivo nell’ottobre 2019 in un vero poligono di tiro, dove gli allenatori hanno sfilato per un decennio senza riuscire a raddrizzare un club che naviga lontano dal suo glorioso passato. Ma l’ex difensore di Juventus e Fiorentina, poi allenatore prima in Serie B e poi in Serie A (Bologna, Lazio Roma, Fiorentina), ha saputo restituire gioco e anima ai rossoneri.

Senza scoppi di voce o battimani, Pioli si è fidato dei giovani scovati da Paolo Maldini e della star ben gestita Zlatan Ibrahimovic (40 anni). Mentre la sua partenza nell’estate 2020 sembrava avere effetto, i buoni risultati dopo il contenimento hanno incoraggiato i leader a trattenerlo. L’hanno presa bene: dopo aver conquistato la Champions League grazie al 2° posto in campionato lo scorso anno, il Milan non era mai stato così vicino alla vittoria del suo primo scudetto dal 2011.

Pioli può vincere il suo primo titolo da allenatore a 56 anni, essendo stato campione d’Italia nel 1986 da giocatore con la Juve di Michel Platini.

Spalletti, l’esperto

A Luciano Spalletti non mancano i titoli: due Coppe Italia (2007, 2008) e una Supercoppa (2007) con la Roma, e due campionati russi con lo Zénit San Pietroburgo (2010, 2012). Lo scudetto, invece, lo ha sempre rifiutato: quattro volte 2° con la Roma e due volte 4° con l’Inter in Serie A. Il Napoli può colmare questa lacuna nel suo curriculum, facendo di Spalletti l’allenatore più anziano (63) a vincere uno scudetto , incoronato per Maurizio Sarri nel 2020 all’età di 61 anni.

Dopo che le tensioni tra l’esplosivo Gennaro Gattuso e l’oscuro presidente Aurelio De Laurentiis sono scoppiate la scorsa stagione, chiudendo senza qualificarsi alla Champions League (5°), il merito di “Lucio” è quello di aver saputo riportare la pace nel club. la sua esperienza e il tono calmo.

Senza farsi prendere dal panico, nonostante i tanti infortuni invernali, il Napoli si è mantenuto compatto (migliore difesa) per restare in gara, perdendo solo una volta nel giro di ritorno. Come portato da questo immenso sogno di un’intera città: per la prima volta da quando i due scudetti offerti dall’idolo Maradona (1987, 1990) tornano a essere re d’Italia.

Inzaghi, l’ambizioso

Se l’avventura in Champions League dovesse concludersi al sedicesimo turno contro il Liverpool, Simone Inzaghi può ancora vincere tutto a livello nazionale per il suo esordio sulla panchina nerazzurra. Dopo che la Supercoppa è stata strappata alla Juve, il tecnico 46enne può vincere una seconda Coppa Italia (poi nel 2019 con la Lazio) e soprattutto il suo primo scudetto da allenatore (lo vinse da giocatore con la Lazio nel 2000).

Fino all’inizio di febbraio il campionato gli sembrava promesso perché era riuscito a mantenere l’Inter, campione in carica, sugli alti standard fissati da Antonio Conte. Ma la sconfitta nel derby milanese (1-2), per l’errore di una doppietta di Olivier Giroud, ha fermato la macchina. Tuttavia, terza all’inizio della volata, l’Inter ha dimostrato di non mollare dominando la Juventus (1-0) – faticosamente – lo scorso fine settimana.

Per un calendario sulla carta più favorevole, resta “favorito”, giudica da esperto il tecnico bianconero “Max” Allegri che, salvo miracolo, dovrà aspettare per vincere un settimo scudetto (uno con il Milan, cinque con la Juve) .

Inoltre, ecco i principali risultati delle partite dei cinque maggiori campionati europei di calcio giocati questo fine settimana (alcune partite si sono giocate ieri sera e altre si giocheranno stasera):

Italia – 32a giornata

Empoli Spezia 0-0

Inter-Hellas Verona 2-0

Cagliari-Juventus Torino 1-2

Genova-Lazio Roma 1-4.

Inghilterra – 32a giornata

Newcastle-Wolverhampton 1-0

Everton-Manchester United 1-0

Southampton-Chelsea 0-6

Watford-Leeds United 0-3

Arsenal-Brighton 1-2

Aston Villa – Tottenham 0-4.

Spagna – giornata 31

Siviglia FC-Granada 4-2

Cadice-Betis Siviglia 1-2

Maiorca-Atletico Madrid 1-0

Villarreal-Athletic Bilbao 1-1

Real Madrid Getafe 2-0.

Germania – 29° giorno

Stoccarda-Dortmund 0-2

Bayern Monaco-Augusta 1-0

Wolfsburg-Bielefeld 4-0

Furth-Monchengladbach 0-2

FC Colonia-Magonza 3-2

Hertha Berlin Union Berlino 1-4.

Francia – 31° giorno

Lorient Saint Etienne 6-2

Reims-Rennes 2-3

Clermont-Parigi SG 1-6.

Fonte: AFP

Lasciata alle spalle la Juventus Torino dell’insaziabile Massimiliano Allegri, l’allenatore che a maggio sarà incoronato campione italiano di calcio, vince il suo primo scudetto: sono partite aperte tra il “Normale” Stefano Pioli (Milan), l’esperto Luciano Spalletti (Napoli ) e l’ambizioso Simone Inzaghi (Inter). A sei giorni dalla fine della Serie A, il…


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