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“Sono arrivato sul set di Scene da famiglie con le mani in tasca”

“Sono arrivato sul set di Scene da famiglie con le mani in tasca”
“Sono arrivato sul set di Scene da famiglie con le mani in tasca”

Per festeggiare il suo compleanno, M6 ha fatto di tutto e propone una serata speciale lunedì 11 marzo dal titolo molto semplice 35 anni di M6: tutti sul palco! Da Cyril Lignac a Mac Lesggy, passando per Ophélie Meunier e Philippe Etchebest, gli emblematici animatori del canale hanno bagnato la maglia e partecipato a nuovi sketch di scene domestiche, la serie che ha attirato un vasto pubblico ogni sera dal suo lancio nel 2009. La possibilità di scoprirli in ruoli anti-occupazione. Come il molto serio Bernard de La Villardière nella pelle di “Micky l’artigiano, il Beethoven della polveriera, il Mozart dei fuochi d’artificio”, come propone Philippe (Grégoire Bonnet) a Camille (Amélie Etasse), ma che si rivela un artigiano fallito. Uno schizzo che Tempo senza tele ti invita a scoprire prima della trasmissione e un’esperienza che il presentatore diRicerca esclusiva dire.

“Non volevo essere intelligente sul set”, ammette Bernard de La Villardière

Tempo senza tele. Sei stato designato come volontario per partecipare a Scenes of Households?

Bernard de la Villardière. Sì, ma avrei potuto rifiutare. Ho esitato e alla fine ho fatto bene ad accettarlo. Sono andato lì con la prospettiva del mio giornalista, chiedendomi come funziona, quali sono i codici… Era il mio modo di contribuire al 35° anniversario di M6.

Ti sei preparato molto prima di girare?

No per niente. Sono arrivato con le mani in tasca. Mi sono stati inviati i testi prima e li ho letti rapidamente.

E una volta sul set?

Non volevo essere intelligente. Ero molto concentrato. Volevo essere all’altezza della fiducia riposta in me. Sono un bravo studente in questi casi.

“Potrebbe essere una nuova carriera che si apre per me”, dice Bernard de La Villardiere

Ti è piaciuta questa esperienza?

Sì. Essendo piuttosto impaziente e impulsivo, ho sempre pensato di non essere fatto per fare l’attore, perché il primo talento di un attore è la pazienza. Dopo questa esperienza, mi sono detto che forse era una nuova carriera quella che mi si apriva e che forse un giorno avrei fatto delle sitcom in tv!

Recitare è qualcosa che volevi fare ma ti sei bandito?

No, ho sempre sognato di diventare giornalista. Ma se mi fosse stato offerto, l’avrei fatto. Ho passato solo due ore sul set; Non credo di aver avuto una “prima esperienza come attore” e non fingerei di esserlo.

Se ricevessi proposte, le studieresti?

[Il rit.] Si assolutamente!

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