Quattro nazionali marocchini sono tra i 12 finalisti del prestigioso trofeo Prix Marc-Vivien Foé RFI-France 24 per la stagione 2021/2022, che premierà il miglior giocatore africano della Ligue 1.
Sono stati appena svelati i dodici contendenti alla successione del congolese Gaël Kakuta, vincitore del premio RFI-France 24 Marc-Vivien Foé 2021. Tra questi ci sono i marocchini Sofiane Boufal (SCO Angers), Achraf Hakimi (Paris Saint-Germain), Nayef Aguerd (Stade Rennais) e Yunis Abdelhamid (Stade de Reims). Il Marocco è anche il paese più rappresentato nei candidati.
I quattro leoni dell’Atlante si trovano di fronte a Gueye Idrissa Gana (Paris Saint-Germain / Senegal), Hazri Wahbi (Saint-Etienne/Tunisia), Lemina Mario (OGC Nice/Gabon), Simon Moses (FC Nantes/Nigeria), Toko-Ekombi Karl (Olympique Lyonnais/Camerun), Traoré Hamari (Stade Rennes/Mali), Bayo Mohamed (Clermont Foot / Guinea) e Fofana Seko (RC Lens / Costa d’Avorio).
Quest’anno il premio potrebbe benissimo andare a uno dei marocchini, autori di servizi di qualità nei rispettivi club. Achraf Hakimi è davvero una parte essenziale del PSG. Marcatore, passante di passaggio, l’ex giocatore del Real Madrid non trascura i suoi doveri in difesa ed è considerato una delle migliori se non la migliore rosa del mondo, ed è Kylian Mbappé a dirlo tutto.
Da parte sua, Sofiane Boufal è diventata un uomo nuovo da quando è tornata al suo club di allenamento, lo SCO Angers. Marcatore e passante, il marocchino scuote le reti con ogni sua apparizione. È un candidato serio per vincere il suo secondo premio Marc-Vivien Foé dopo il 2016.
Considerato uno dei migliori difensori della Ligue 1, Nayef Aguerd è diventato una roccia per il suo club, lo Stade Rennais. Il Leone dell’Atlante è inarrestabile nella difesa centrale, dove la sua statura impone (1,88 m, 76 chili). Con lui, lo Stade Rennes ha una delle migliori difese del campionato.
Infine, e ultimo ma non meno importante, l’allenatore dello Stade de Reims Yunis Abdelhamid, il più anziano del suo club e il più esperto dei candidati marocchini, è una macchina normale. Gioca tutte le partite con la fascia di capitano ed è una scommessa sicura per il suo allenatore.
Premio Marc-Vivien Foé 2022: i finalisti per succedere a Kakuta https://t.co/1w6GDIgNaa pic.twitter.com/wXGqnpiKD7
— RFI (@RFI) 4 aprile 2022
Il 16 maggio sarà svelato il nome del vincitore di questo trofeo, dal 2011 chiamato Marc-Vivien Foé in omaggio al giocatore camerunese morto sul prato dello stadio Gerland di Lione il 26 giugno 2003. La giuria è composta da quasi 100 giornalisti specializzati nel calcio francese e africano di tutti i media (radio, televisione, stampa).
Possono beneficiare del Marc-Vivien Foé Prize i giocatori che hanno indossato i colori di una nazionale africana e da allora non hanno cambiato nazionalità sportiva e che hanno giocato almeno 15 partite in Ligue 1 in questa stagione”ricorda RFI.
Ricordiamo che tre marocchini hanno già ricevuto il premio: Sofiane Boufal nel 2016, Younès Belhanda nel 2012 e Marouane Chamakh nel 2009.
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