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Benzema sbaglia ma il Real Madrid corre per il titolo

Benzema sbaglia ma il Real Madrid corre per il titolo
Benzema sbaglia ma il Real Madrid corre per il titolo

Quando ? È l’unica domanda nella Liga intorno al Real a toccare il 35esimo titolo spagnolo dopo la vittoria per 3-1 sull’Osasuna mercoledì, nonostante due rigori sbagliati da Karim Benzema.

Per una volta il club merengue non ha contato su KB9, che per due volte inciampa sul portiere, ma sui gol di David Alaba (12°), Marco Asensio (45°) e Lucas Vazquez (90° + 6°).

Anche se non riesce ad ottenere un assist, l’attaccante francese è coinvolto in apertura: David Alaba ha dovuto provare a segnare una doppietta dopo la punizione. Si è distinto anche per una deliziosa roulette in avvio di contropiede che si è conclusa con il terzo gol.

Benzema non ha ancora perso il senso del gioco, ma il Real avrebbe potuto perdere David Alaba contro il Manchester City a meno di una settimana dall’andata della semifinale di Champions League di martedì. Il difensore austriaco ha rinunciato al suo posto nell’intervallo dopo aver lamentato un infortunio che ha preoccupato i suoi compagni poco prima dell’intervallo.

A riprova che la C1 di Pamplona era nella testa, Carlo Ancelotti ha scelto una squadra molto rinnovata con Luka Modric a riposo, Toni Kroos, Vinicius e Dani Carvajal dalla panchina.

L’incoronazione nella Liga non è più davvero discutibile. Ci vorrebbe una catastrofe per vedere un 35esimo scudetto eludere il Real Madrid. Lo scenario del disastro? Che il club di merengue abbia preso meno di quattro punti nelle ultime cinque partite mentre i suoi concorrenti fanno rifornimento.

Basti pensare che Carlo Ancelotti è molto vicino alla conquista del suo primo scudetto spagnolo, l’unico che non ha aggiunto alla lunga lista di successi del Real Madrid durante il suo primo periodo alla guida (2013-2015).

Mentre il successore dell’Atletico diventa sempre più preciso, il campione in carica ha perso l’occasione di chiarire il suo destino venendo tenuto in scacco dal Granada (0-0) mercoledì.

Di fronte alla prima retrocessione, i Colchoneros (61 punti) non hanno approfittato della battuta d’arresto del Betis Sevilla (57 punti), battuto 1-0 dall’Elche il giorno prima, per permettersi un materasso al quinto posto in Liga, primo fallimento per qualificarsi alla Champions League.

Un calendario delicato attende però gli uomini di Diego Simeone. Le ultime cinque partite hanno incluso un derby contro il Real Madrid al Wanda Metropolitano o alla reception dell’FC Sevilla, prima di un’ultima giornata pericolosa sul campo della Real Sociedad.

Perché il club di San Sebastian, sesto (55 punti), può arrivare a tre punti da “Atleti” in uno sfruttamento contro il Barcellona.

L’assenza di Joao Félix e forse anche di Thomas Lemar fino a fine stagione potrebbe pesare sullo sprint finale.

Privo di fantasia, l’Atletico non cambia nel primo tempo dopo essere passato a tre attaccanti dopo il ritorno dallo spogliatoio, con Luis Suarez che entra al posto del centrocampista Javier Serrano.

I Colchoneros ci hanno provato molto (22 tiri), ma soprattutto da lontano e fuori: solo uno dei loro tiri è andato in porta.

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