“È una bella giornata, una giornata gioiosa, una giornata stimolante”, ha salutato il leader democratico del Senato Chuck Schumer. Giovedì 7 aprile il Senato degli Stati Uniti ha approvato la storica conferma del giudice della Corte Suprema Ketanji Brown Jackson, di cui sarà il primo magistrato nero. Tutti i membri eletti del Partito Democratico e tre senatori repubblicani moderati hanno votato per portare questo brillante avvocato di 51 anni nel tempio della legge degli Stati Uniti.
Ketanji Brown Jackson sostituisce il magistrato progressista Stephen Breyer, 83 anni, che andrà in pensione alla fine di giugno. Dei 115 giudici che hanno prestato servizio presso la Corte Suprema, solo cinque erano donne (quattro bianchi e un ispanico) e due uomini di colore, uno dei quali, Clarence Thomas, è stato nominato da George Bush Sr. ed è ancora seduto.
Questo magistrato è stato eletto a fine febbraio dal presidente democratico Joe Biden, che durante la sua campagna elettorale si era impegnato a nominare per la prima volta una donna di colore alla più alta istituzione giudiziaria del Paese, di 233 anni.
Quasi a sottolineare la natura storica di questa nomina, Kamala Harris, la prima donna di colore a diventare vicepresidente degli Stati Uniti, ha presieduto la sessione di votazione.
Un equilibrio di potere sfavorevole per i progressisti
La conferma, che il giudice Jackson insieme a Joe Biden ha visto in diretta dalla Casa Bianca, è stata accolta con una standing ovation dai Democratici presenti nella sala. saluti A “giornata storica”il presidente degli Stati Uniti non si è mai fermato “competenze straordinarie” da questo laureato all’Università di Harvard, che ha esperienza nel settore privato e pubblico ed è stato avvocato e giudice federale.
Questa è la prima nomina del leader democratico alla Corte Suprema. Tuttavia, non cambierà gli equilibri di potere all’interno del prestigioso collegio di nove magistrati, la cui missione è garantire la costituzionalità delle leggi e regolare importanti dibattiti sociali negli Stati Uniti, come l’aborto o il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
In effetti, prima di Biden, Donald Trump ha avuto la possibilità di nominare tre giudici della Corte Suprema, radicando il caso nel conservatorismo, forse per diversi decenni.
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