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Più del 60% della popolazione dovrà affrontare una crisi alimentare

Più di 7,7 milioni di sud-sudanesi, ovvero circa il 63% della popolazione di questo Paese in escalation, dovranno affrontare una crisi alimentare entro luglio, hanno annunciato sabato il governo e le Nazioni Unite. Questa cifra rappresenta un aumento del 7% rispetto allo stesso periodo – da aprile a luglio – dello scorso anno, che corrisponde alla stagione secca.

Secondo questo rapporto congiunto, presentato sabato alla stampa, gli shock climatici (inondazioni e siccità) e lo sfollamento della popolazione stanno contribuendo ad aumentare l’insicurezza alimentare, così come gli scontri armati nelle regioni.

Pace per evitare la carestia

“Continueremo a mantenere la situazione in Sud Sudan se non iniziamo (…) a garantire la pace a livello locale”, ha affermato Sara Beysolow Nyanti, responsabile del coordinamento umanitario delle Nazioni Unite in Sudan. “violenza subnazionale”.

“Fino a quando il conflitto non sarà risolto, continueremo a vedere questi numeri aumentare perché significa che le persone non avranno un accesso sicuro alla loro terra da coltivare”, ha affermato Adeyinka Badejo, direttrice del Programma alimentare mondiale (WFP) in Sud Sudan.

“Chiediamo a tutti i leader del paese di continuare (progressi) verso la pace”, ha aggiunto.

Ripresa dei combattimenti

Venerdì sono scoppiati nuovi combattimenti nello stato di Unity (nord) tra le forze fedeli al presidente Salva Kiir e altre fedeli al suo vicepresidente Riek Machar.

Gli scontri sono arrivati ​​meno di una settimana dopo che i due leader, ex nemici, hanno accettato di lavorare per mantenere la pace e stabilire un comando unito delle forze armate, uno dei tanti termini non eseguiti della guerra.L’accordo di pace che hanno firmato nel 2018 per mettere una fine ad esso. cinque anni di una guerra civile mortale.

Il rapporto presentato sabato si basa sull’indice IPC (Integrated Food Security Phase Classification) che comprende cinque livelli di gravità della situazione: minimo, pressante, crisi, emergenza, carestia.

Secondo lui, l’80% della popolazione in crisi alimentare si trova negli stati di Unity, Jonglei, Upper Nile, Warrap e Eastern Equatoria.

In queste aree, circa 55.000 persone erano già considerate in una situazione di calamità/carestia nel periodo febbraio-marzo.

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