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Renault salva i mobili nel primo trimestre grazie al “price power”

Mezzo fico mezzo chicco d’uva nel primo quarto per la Renault. Il gruppo automobilistico francese mostra un calo dei volumi di quasi il 17% con 552.000 vendite rispetto alle 665.000 di un anno fa. Il calo del mercato europeo (-12%) ha avuto un forte impatto sul fatturato. Anche la cessazione delle attività in Russia, prima per mancanza di forniture, prima che il gruppo decidesse di organizzare il ritiro definitivo, ha causato un calo delle vendite. Ricordiamo che la Russia è il secondo mercato francese più grande del mondo.

Meno vendite, ma vendite più costose

Ma nonostante questo forte calo dei volumi, il fatturato è sceso solo del 2,7% a 9,7 miliardi di euro. Questa performance è essenzialmente il risultato delle cosiddette strategie di “pricing power”, ovvero la capacità di difendere i prezzi. Luca de Meo ha quindi implementato un arsenale di metodi di vendita per aumentare i prezzi di vendita unitari: porre fine alle vendite non redditizie, semplificare la diversità delle opzioni, aumentare i nuovi prodotti. È su quest’ultimo che Renault ottiene le sue migliori prestazioni. Lanciata nel 2021, il successo di Arkana continua a un ritmo di 9.000 vendite al mese, il 60% delle quali viene venduto con ibridazione E-Tech, in stile Renault. Complessivamente, Renault ha aumentato significativamente la quota di vendita equipaggiata con il sistema E-Tech su tutta la gamma, rappresentando ora il 36% delle vendite (+13 punti).

Importante svolta nel 100% elettrico

Anche la nuova Mégane 100% elettrica ha avuto un ottimo lancio con 10.000 ordini in due mesi, una buona performance in questo segmento. Infatti il ​​70% delle vendite è stato realizzato sulle finiture superiori, ovvero le più costose e redditizie. Da segnalare l’ottima performance della Dacia Spring, che nel primo trimestre ha venduto più di 20.000 unità in Europa e addirittura salita al numero due delle auto elettriche in Francia.

L’ibridazione E-Tech salverà la Renault?

Nel complesso, l’effetto prezzo nel trimestre è stato di quasi 6 punti. Tuttavia, la performance commerciale è stata ostacolata dalla crisi dei semiconduttori. Renault ha appena annunciato la cessazione della produzione di Mégane E-tech, per mancanza di chip. Inoltre, per il resto dell’anno fiscale, il gruppo registrerà il pieno effetto del ritiro dal mercato russo, che rappresenta non meno di 500.000 auto all’anno.

Nuovi modelli per compensare il ritiro russo

Il gruppo francese ritiene tuttavia di poter contare su una serie di nuovi modelli per assorbire la perdita di volumi, ma anche per rafforzare la propria strategia di pricing. Ad esempio, Dacia ha appena lanciato il Jogger, un modello il cui listino è al top della gamma (36 ordini già in quattro mesi, di cui il 70% per finiture superiori). Soprattutto, Renault sta investendo in Austral per aumentare le vendite di SUV compatti, un segmento vivace e altamente redditizio. Infine, Alpine, il marchio sportivo premium del gruppo, sembra finalmente decollare con 709 vendite nel trimestre, in crescita del 67%.