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una convivenza forzata né di destra né di sinistra

Didier Béquet (Jonathan Cohen) e Pascal Molitor (Vincent Macaigne) rimangono bloccati

LA VISTA DEL “MONDO” – DA VEDERE

I nuovi “Benoît Delépine e Gustave Kervern” sono arrivati ​​quattro giorni prima del primo turno delle elezioni presidenziali (10 aprile). E abbiamo riso, con quella risata sfrenata a volte provocata dalle vignette sulla stampa satirica. Direttori, che hanno sempre spinto la società francese dalla parte dei suoi margini e dei perdenti (Luisa MichelMammutMi sento bene), vai dall’altra parte dello specchio, questa volta sulla vita politica ai tempi di Macron. Quindi ecco burlesque e scolaro nel nome appropriato Allo stesso tempodal nome dell’espressione ampiamente utilizzata da Emmanuel Macron dal 2017, volta a conciliare argomenti opposti (sinistra e destra), per una politica che “cammina su due gambe”

brocche! Benoît Delépine e Gustave Kervern fanno un ulteriore passo avanti immaginando un duo che avanza su… quattro gambe. Due sindaci di schieramenti opposti, uno della sinistra ambientalista, Pascal Molitor (Vincent Macaigne), l’altro della disinibita destra, Didier Béquet (Jonathan Cohen), sono incollati all’esito di un’azione femminista – guidata da una hostess di un bar notturno ( diabolica India Hair), una “ragazza colla” armata della sua potentissima pistola per colla. I realizzatori danno corpo a un nuovo animale politico, un amico a quattro zampe che deve coordinare tutti i suoi passi per non cadere: sinistra, destra, sinistra, destra!

Leggi l’intervista a Benoît Delépine e Gustave Kervern: Articolo riservato ai nostri iscritti “Purtroppo non ci sono groenlandesi a Cupertino”

Tutto inizia abbastanza normale. Una sera, alla vigilia di una votazione decisiva su un progetto di parco divertimenti, Didier Béquet fissa un appuntamento con Pascal Molitor: il sindaco di destra vuole convincere il barbuto ecologista a sostenere questa iniziativa di creazione di posti di lavoro. Ma lui rifiuta, la costruzione del luogo richiede l’abbattimento di alberi secolari. Una cosa tira l’altra, Didier porta Pascal in un bar per hostess. Pascal è indignato, ma Didier pensa che l’argomento abbia un senso: queste povere ragazze hanno bisogno di soldi, dice. Un’affascinante giovane donna, Sandra, dà loro un caloroso benvenuto… Non diciamo altro, ma quelli che credevano che fosse stato preso sono stati presi.

Assurdità del tempo

Ecco Didier Béquet, famigerato omofobo, attaccato alla cintura del suo avversario politico! “È un peccato”, si lamenta Pascal Molitor. I due uomini (Didier dietro Pascal) sono costretti a proseguire insieme. Allo stesso tempo. Fino all’alba cercheranno disperatamente di decollare. Ma da chi? Ognuno ha i suoi contatti e la serata fuori assume l’aspetto di un tour gastronomico. La grande battuta a volte è pesante ma rivive con mille piccole invenzioni di finzione politica, Delépine e Kervern introducono spazi di utopia nel loro road movie. Una scena di grande successo si svolge negli uffici della polizia municipale, con poliziotti di sinistra esilaranti che fanno lezione al sindaco destrorso.

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