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Renaud annuncia che voterà per Philippe Poutou alle elezioni presidenziali

Il cantante ha annunciato che voterà per il candidato del Nuovo Partito Anticapitalista al primo turno, prima di votare “contro Le Pen” al secondo.

Renaud, a lungo definito il cantante impegnato, ha dichiarato mercoledì che voterà per Philippe Poutou al primo turno delle elezioni presidenziali, in una campagna in cui i grandi nomi della canzone sono discreti, a differenza degli anni ’80.

“Certo che vado a votare, non sono del campo degli astenuti. Vado a votare (in) il primo turno per eleggere un candidato, il secondo per eliminarlo, un (candidato/candidato)” , confida prima l’artista a RTL.

Al primo turno Renaud, che uscirà il 6 maggio metico, album di copertine, voterà per il “candidato di estrema sinistra, quasi un ‘anar’, Philippe Poutou (NPA)”. Al secondo turno, l’interprete di vincitore Maestrale voterà “contro, non per, contro Le Pen, incoraggio tutti i giovani a votare”.

tradizione anni ’80

Nel 1988, firmando il podio Zio, non lasciare cemento, Renaud ha preso parte alla “Tonton-mania”, un movimento a favore della rielezione di François Mitterrand. Lo stesso anno, nella sua canzone socialistaabbiamo sentito: “Non ero niente, anarco-mitterrandista / non so nemmeno se esiste, ma mi eccita”.

Negli anni Ottanta, cantanti di spicco non esitarono ad esibirsi come France Gall, Charles Trénet, Jacques Higelin o Barbara per Mitterrand. Ricordiamo anche Johnny con la sua t-shirt “Giscard à la barre”, poi agli incontri di Jacques Chirac o Nicolas Sarkozy.

Pochi sono saliti sul piatto per la campagna presidenziale 2022. Jacques Dutronc dichiara su RTL che sceglierà Fabien Roussel per il primo round, nel suo stile inimitabile.

“Ho dato una delega, ma conosco bene la gente lì (in Corsica, dove vive) e non voteranno quello che ho chiesto, che è il Roussellement (termine del candidato PCF, ndr)”, ha detto disse. ride. Bernard Lavilliers si è dichiarato “vicino” a Fabien Roussel in “La Marsigliese”.

L’eccezione del rap

Cantanti poco conosciuti si sono presentati agli incontri, ad eccezione del gruppo rap Ärsenik o del cantante Yael Naim a un incontro di Yannick Jadot allo Zénith de Paris.

Rinomati rapper, d’altra parte, hanno veicolato nelle loro canzoni la paura di una Francia fratturata con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali. OrelSan ha colpito duramente alla fine del 2021 con il suo singolo L’odore della benzinaapproccio inarrestabile al cocktail polemico/estremismo/eccessivo servito in certi dibattiti.

Per il loro grande ritorno, il duo Bigflo & Oli ha appena pubblicato una canzone, Porca puttana, un inno alla convivenza in un paese cosmopolita. “L’unica cosa certa è che sono francese, che i miei nonni non lo erano / Ma quello che conta, è piuttosto il traguardo o la linea di partenza?”, dicono. Oppure: “Nel grimorio ci sono i Galli, ci sono i cavalieri / Ma in cucina c’è mia nonna e i suoi tatuaggi berberi cancellati”.

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