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Société Générale si ritira dalla Russia tagliando i costi operativi – 04/11/2022 at 11:36

PARIGI (Reuters) – La Société Générale ha annunciato lunedì il suo ritiro dalla Russia con la vendita della sua partecipazione in Rosbank e delle sue controllate assicurative a Interros Capital, gruppo legato all’oligarca Vladimir Potanin, decisione accolta da un rialzo del prezzo delle azioni .

La banca, guidata da Frédéric Oudéa, è stata una delle ultime grandi società francesi, insieme a TotalEnergies e Auchan, a respingere le richieste di ritiro dal mercato russo a seguito delle sanzioni occidentali sull’invasione dell’Ucraina, ma all’inizio di marzo ha avvertito di rischiare perdendo tutte le sue attività bancarie in Russia.

Infine, ha mitigato le perdite completando la vendita dell’intera partecipazione in Rosbank e delle sue controllate assicurative a Interros Capital, consentendole, spiega in un comunicato stampa, di “revocare un ordine effettivo e ordinato dalla Russia fornendo continuità ai suoi dipendenti e clienti”.

Tuttavia, SocGen non specifica l’importo della vendita.

Interros, che era già azionista di Rosbank prima che Société Générale prendesse una partecipazione in Rosbank nel 2006, è controllata da Vladimir Potanin, il maggiore azionista di Norilsk Nickel, leader mondiale nel palladio e nel nichel raffinato.

Vladimir Potanin non è attualmente il bersaglio delle sanzioni europee, ma è uno di quelli decisi dal Canada.

Alla borsa di Parigi, le azioni di Société Générale hanno guadagnato il 5,92% a 23,16 EUR intorno alle 09:00 GMT, il più grande guadagno dell’indice CAC 40, che all’epoca è aumentato dello 0,32%.

La terza banca francese per capitalizzazione ha specificato che l’impatto della vendita delle sue attività russe sul suo coefficiente di solvibilità CET1 dovrebbe essere di circa 20 punti base, sulla base del suo valore patrimoniale al 31 dicembre 2021.

Il gruppo dovrebbe contabilizzare oneri eccezionali per circa 3,1 miliardi di euro, compreso l’ammortamento delle attività cedute. Potrà invece deconsolidare la propria esposizione al mercato russo, valutata 15,4 miliardi di euro.

Société Générale conferma inoltre la sua piena politica di distribuzione per l’esercizio 2021, ovvero un dividendo di 1,65 euro per azione e un programma di riacquisto di azioni di circa 915 milioni di euro.

Diversi analisti sottolineano che l’impatto di questo pullout è meno grave del previsto per la banca francese, ricordando che SocGen aveva dichiarato un potenziale impatto di 50 punti base sul proprio coefficiente di solvibilità.

Da parte sua, KBW ritiene che dopo gli annunci di lunedì, “la sottoperformance del 27% (delle azioni Société Générale) rispetto al settore nel suo insieme dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina dovrebbe essere parzialmente superata”.

(Scritto da Myriam Rivet e Marc Angrand, a cura di Bertrand Boucey)

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